martedì 24 ottobre 2023

Siamo qui per raccontarvi una storia che coinvolge una delle più grandi star dell'Olimpo, Zeus, il suo fulmine micidiale, e un ribelle chiamato Prometeo, che ha cambiato il corso della storia umana. 

Questo è il racconto dell'epico furto del fuoco e di come l'umanità si è accesa grazie a un po' di ribellione divina. 

E poi Immaginate questa scena epica: il Titanico Prometeo e il suo fratello Epimeteo, chiamato anche il "Signor Ripensamento," incaricati di plasmare la creazione più straordinaria di tutte - gli esseri umani! Quindi, mettetevi comodi, perché questa è una storia che spacca!

L'Arte di Prometeo 

Prometeo era un tipo che aveva una marcia in più. Il suo nome significa "preveggenza," e non aveva paura di giocare a fare il Dio dell'Olimpo. Questo lo rendeva il progettista principale del duo composto da lui e suo fratello. Gli animali che creò erano delle opere d'arte viventi. Gatti agili, leoni maestosi, e koala (ok, forse no, i koala no, non ancora almeno). 

Questi animali camminavano a testa alta, ma guardavano la terra sotto di loro, dall'alto in basso insomma, quasi con superbia.

Gli Esseri Umani - la Suprema Opera d'Arte 

Ma l'opera davvero magistrale di Prometeo doveva ancora venire, perché quando è giunto il momento di creare gli uomini, egli sfoderò il suo capolavoro. 

Gli esseri umani, secondo la mitologia greca, sono stati plasmati da Prometeo per rispecchiare le divinità stesse. E la sua elaborazione fu un'opera d'arte. 

Gli uomini camminavano diritti, come se sfidassero il cielo con il loro sguardo.  Si erano distaccati dalla terra, e la loro nuova postura era simbolo di saggezza, ma anche di ambizione. 

Il Fratello Scombinatore 

Ora, a quanto pare, ogni grande designer ha bisogno del suo opposto, e per Prometeo, c'era Epimeteo. Il nome Epimeteo significa "ripensamento" o "senno di poi", e il suo nome non mente affatto. Era il tipo che agiva d'impulso, e dopo? Be', dopo veniva il rimpianto. 

Un Team Per Tutte le Stagioni 

Insieme, Prometeo e Epimeteo formavano un duo che spaziava dall'intelligenza suprema al divertimento impulsivo. Proprio come quell'unico amico che ha sempre il piano perfetto, ma finisce per fare tutto il contrario. Eppure, questa dinamica ha portato alla creazione di qualcosa di veramente straordinario: l'umanità, con tutti i nostri tratti distintivi. 

 Alla fine, la storia di Prometeo, Epimeteo e la creazione dell'umanità ci ricorda che la diversità è ciò che rende il mondo interessante. Che siate del team Prometeo o del team Epimeteo, ogni aspetto del nostro essere contribuisce a rendere il nostro mondo vario e incredibilmente affascinante.

Il Fuoco proibito

Ma la vera storia ha avuto inizio quando gli dèi decisero di nascondere il fuoco all'umanità nascente. Zeus, signore degli dèi e padrone del fulmine, considerava questo elemento il suo bene più prezioso. Non voleva in nessun modo che l'umanità lo padroneggiasse, temendo che avrebbero potuto superare persino gli dèi stessi con le conoscenze che il fuoco poteva portare.

Prometeo, il ribelle con un piano audace

Ma c'era un uomo, o meglio, un Titano, che aveva un altro piano in mente: Prometeo, sempre lui. Oltre che un grande genio creatore, egli era anche un po' un "Robin Hood" della mitologia schierato dalla parte dell'umanità. Voleva che gli uomini progredissero, e il fuoco era la chiave per farlo. Quindi, decise di rubare il fuoco agli dei e consegnarlo alle creature umane.

Il grande furto celeste

Prometeo compì un atto audace. Salì sulle nuvole, dove il sole brilla più forte, e con una torcia speciale, attinse dal sole stesso la preziosa fiamma. Poi, ripose il fuoco all'interno di un grosso gambo di finocchio. Era come una confezione divina pronta per la consegna. Quindi, tornò di nascosto sulla Terra, portando con sé il dono proibito.

Il Fuoco: fornace di progresso

Grazie al fuoco, gli umani hanno compiuto il salto tecnologico più grande della loro storia. Hanno imparato a cucinare cibi, scaldare le loro abitazioni, creare strumenti e armi di metallo, e persino coniare denaro. Questo fuoco divino ha dato loro un vantaggio incredibile rispetto agli altri animali e ha messo in moto la ruota della civiltà.

L'ira di Zeus e il finocchio gigante

Ma, come prevedibile, la mossa di Prometeo non è passata inosservata. La furia di Zeus si era ormai scatenata. Doveva assolutamente trovare il colpevole e punirlo per il suo atto ribelle.

Prometeo e il Nartece

Il finocchio gigante, dove Prometeo aveva nascosto il fuoco, si diffuse rapidamente in tutta la regione mediterranea. In greco, questa pianta è chiamata "narthex."

La parola "nartece" è interessante, perché deriva appunto dal greco "νάρθηξ" (nárthēx), che significa "bastone" o "flagello." Questa parola è diventata un termine per indicare una struttura tipica delle basiliche bizantine e paleocristiane dei primi secoli del Cristianesimo. Era associato al pentimento e alla punizione dei peccatori. 

Questa parola potrebbe aver tratto ispirazione dal mito di Prometeo, simboleggiando l'atto ribelle del Titano e le conseguenze che portò con sé. 

Prometeo, il Rubafuoco

Zeus, il grande capo degli dei dell'Olimpo, era dunque furioso perché Prometeo aveva osato dare il fuoco all'umanità. E questa, non era forse stata una mossa molto furba. Zeus possedeva il fulmine come arma più potente e non aveva intenzione di condividerlo con gli umani. Il fuoco era come l'energia di quei tempi, un vero e proprio dono divino.

Ma Prometeo era un tipo scaltro, il classico uomo nato con la camicia (o con la clamide, una veste corta greca, nel suo caso). Non solo aveva rubato il fuoco, ma, fingendo di voler riconciliarsi con gli dei, aveva anche ideato un sistema per assicurarsi che gli umani ottenessero la parte migliore del cibo quando offrivano sacrifici alle divinità. Come? Beh, immaginate di spaccare un bue a metà, mettere carne in una pelle, organi interni nell'altra per farla sembrare più grossa, avvolgete le ossa nel grasso saporito e poi fate scegliere a Zeus quale dei due mucchi preferiva. Gli umani si tennero la carne, mentre Zeus si ritrovò con il grasso.

Un Barbecue Divino

Da quel momento in poi, i sacrifici divini furono effettuati bruciando solo le parti migliori dell'animale. Questo approccio era estremamente pratico perché permetteva ai credenti di godersi un buon barbecue mentre adoravano le loro divinità. Pensateci un attimo: una comunità che lotta per soddisfare i bisogni di base non può certo permettersi di bruciare un intero animale.

I Greci erano molto devoti e facevano offerte sacrificali alle loro divinità, come versare vino a terra o macellare e bruciare animali in rituali. Ma, se vi immaginate un'enorme grigliata pubblica con i pezzi migliori dell'animale come parte del rituale, capirete quanto fosse speciale il contributo di Prometeo.

La Vendetta di Zeus

Ovviamente, Zeus non aveva proprio il senso dell'umorismo. A un certo punto, le cose si misero davvero male tra lui e Prometeo. Ecco come è andata.

Quando Zeus catturò Prometeo, lo legò a una roccia sulle montagne del Caucaso. Giorno dopo giorno, un'aquila venne incaricata di strappare il fegato di Prometeo, il quale, per fortuna, ricresceva durante la notte. Un bel modo per rimanere vivo, eh? Mica tanto, perché il supplizio d sentirsi il fegato roso dal volatile si rinnovava giorno dopo giorno.

Eracle e la Redenzione

Le cose cambiarono quando il famoso Eracle, noto come Ercole, si imbatté in Prometeo durante uno dei suoi viaggi. Eracle non era uno a cui piaceva vedere gli altri soffrire, quindi uccise l'aquila e liberò Prometeo. Zeus, forse colto da un raro attacco di buon umore, accettò questa mossa. Prometeo fu liberato ed Eracle ottenne gloria e benedizioni.

E così, finisce la nostra storia. La morale è che con un po' di furbizia e un barbecue ben organizzato si può andare molto lontano. Ma, attenzione, non bisogna giocare con il fuoco, a meno che non si abbia un piano di backup come Prometeo! (anzi, più di uno)

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